Il baricentro che assorbe tutto e irradia verso il tutto, elemento intorno al quale ruotano con un movimento circolare gli altri quattro elementi. Il nutrimento per eccellenza, la Terra. Tutto ciò che è sostentamento per l’essere umano cresce sotto la Terra, sulla terra, cammina o poggia le zampe solo per un po’ sulla Terra. Fertile, ricca anche quando apparentemente non produttiva, asciutta ma in latenza durante il riposo invernale, come il ‘vuoto fertile’ in Gestalt, i nostri piedi traggono sostentamento dalla Terra, per analogia, in equilibrio stabile, è il ‘grounding’ che A.Lowen indica come necessario per riequilibrare le forze psichiche, fisiche e spirituali, come un ritorno alla concretezza, al limitare l’astrattezza del pensiero intrusivo, rimuginante, per ricondurlo alla pragmaticità del progetto.
La Terra è il contrario del disordine, del caos. La Terra nel ciclo di trasformazione è al centro, punto di incontro tra lo Yang solare, estrinseco, manifesto, il Fuoco, lo Yin notturno, intimo, interno, l’Acqua, lo Yin nello Yang, l’Ovest, il Metallo e lo Yang nello Yin, Legno. Come il mozzo di una ruota, ogni ingrediente che crea energia, la vita, l’essere umano, ne è collegato come i raggi di una ruota. È il quinto movimento, ogni elemento ha la Terra in comune e questa li tiene insieme, li unisce.
Terra è stabilità emotiva, tranquillità, maturità adattiva agli urti dell’ambiente, empatia. Un suo ristagno può riflettersi in una rimarcabile occupazione anticipata, una eccessiva preoccupazione verso sé stessi e verso gli altri.